Sardine, aringhe, acciughe: sono i “pesci sostenibili” che, dall’estate prossima, compariranno nei menu di alcuni tra i migliori ristoranti del pianeta. Li cucineranno i 20 chef che hanno aderito alla campagna Save the Oceans: Feed the World di Oceana – la più importante organizzazione internazionale per la conservazione dell’ambiente marino – per fermare la pesca eccessiva ed educare le persone a un consumo responsabile dei prodotti del mare. In Italia l’iniziativa è promossa da Eurofishmarket, azienda leader nella ricerca e formazione nel settore ittico.
Tra i sostenitori ci sono i grandi nomi della gastronomia europea, statunitense, sudamericana, come lo spagnolo Ferran Adrià, titolare del ristorante “El Bulli” di Roses, in Costa Brava, considerato il padre della cucina molecolare – sebbene lui non ami questa espressione –; Enrique Olvera, titolare del “Pujol”, a Città del Messico, inserito tra i 50 migliori ristoranti dell’America Latina; Daniel Humm, svizzero ma adottato dagli USA, dove è cuoco e comproprietario dell’“Eleven Madison Park” di New York, in cui realizza i piatti della tradizione francese combinando tecniche classiche e moderne. Per lui questa iniziativa è un’importante occasione “per imparare, cambiare mentalità, non fissarsi su un particolare tipo di pesce, ma utilizzare quello che la natura ci offre, seguendo la stagionalità”.
A rappresentare il nostro Paese lo chef tristellato Massimo Bottura, che nella sua “Osteria Francescana” di Modena – terzo miglior ristorante del mondo nella classifica dei World’s 50 Best Restaurants nel 2013 e nel 2014 – valorizza i prodotti locali proponendoli in vesti inedite.