Quando Cristoforo Colombo arrivò a Hispaniola, nelle Antille, la prima colonia del Nuovo mondo, tra il 1492 e il 1493, gli indigeni Arahuaco già consumavano pannocchie bollite o arrostite. Da allora quello che è considerato il più antico street food, ha colonizzato tutto il mondo, divenendo uno dei cibi più consumati. Gli americani sono ghiotti della famosa “Corn on the cob” o boil corn, la pannocchia bollita, ma anche nel nostro Paese in questo periodo non è difficile trovar per strada venditori ambulanti di pannocchie o veder persone passeggiare sgranocchiandole. Negli USA da secoli la mangiano con burro, anche se negli ultimi decenni si è diffusa la consuetudine di condirle con maionese, ketchup o senape.
Anche in Italia le pannocchie bollite o arrostiste sono uno street food molto diffuso, dalla Liguria, dove arrivarono portate da Colombo, al Piemonte, dalla Lombardia, alla Campania, fino in Sicilia e Puglia. Generalmente si trovano ai mercati, dove tra i banchi di frutta e verdura ci sono i venditori di pannocchie, ma in molte città italiane, come nei piccoli paesi, ci sono ambulanti che le propongono cucinate al momento. A Genova, ad esempio, le vendono al cartoccio con il burro, proprio come a New York, o nella versione gourmet, con prezzemolo e limone. A Napoli va forte quella arrostita, su braci improvvisate affiancate a grandi pentole di alluminio in cui si cucinano quelle bollite. Ad Antillo, in provincia di Messina, l’11 e 12 agosto si svolge la caratteristica Sagra del Granturco dove le pannocchie, ma anche il mais, sono protagoniste.