Il riso integrale, che vanta un elevato contenuto di fibre, le alici, ricche di Omega 3, le cime di rapa, una preziosa fonte di acido folico. Sono alcuni degli alimenti che da ora in poi compariranno nelle 240 mense aziendali italiane che hanno aderito alla nuova edizione di Okkio alla ristorazione, il progetto del Ministero della Salute avviato nel 2012 per diffondere il consumo di cibi sani nei ristoranti di imprese, uffici, ospedali. Sei le regioni coinvolte: Sicilia, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Marche e Veneto.
Sono le donne le destinatarie dell’edizione 2015 – presentata pochi giorni fa a Roma, presso la mensa della Regione Lazio –, che punta alla realizzazione di quattro “F-Menu” – uno per ogni stagione –, speciali menu al femminile composti da piatti pensati per rispondere alle specifiche esigenze nutrizionali delle lavoratrici. Ogni periodo dell’anno avrà le proprie pietanze, preparate con gli alimenti cardine della Dieta Mediterranea, con materie prime del territorio, nel rispetto delle tradizioni locali e dei ritmi della natura.
A ideare la combinazione dei piatti la chef Cristina Bowerman – una Stella Michelin e due Forchette del Gambero Rosso per il suo Glass Restaurant, nella Capitale – insieme a Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Cra): la loro scelta è caduta su cibi a ridotto contenuto di grassi ma cucinati in maniera gustosa, conditi con poco sale iodato e privilegiando l’olio extravergine d’oliva.
“Le donne oggi lavorano e spesso sono sottoposte a ritmi frenetici – si legge nella presentazione dell’iniziativa –, a volte non hanno il tempo di curare la propria salute e la propria alimentazione. Purtroppo le giovani donne sono proprio quelle più influenzate dalle mode del momento, dalle diete sbilanciate e impoverite di importanti nutrienti. L’alimentazione “giusta” di tipo Mediterraneo e i sani stili di vita come l’attività fisica, il non fumare, l’attenzione nel consumo di alcol proteggono le donne dal rischio di sovrappeso e obesità, di tumori, di malattie cardiovascolari e di patologie associate alla carenza nutrizionale di iodio”.