4. Migliaccio
Questo dolce della tradizione napoletana in passato era preparato con la farina di miglio brillato – da qui il nome –, poi sostituita dal semolino. La ricetta è semplice ma richiede pazienza: gli ingredienti – semolino, ricotta, uova, latte, zucchero, vaniglia, un pizzico di cannella, cedro e aroma di millefiori – vanno mescolati lentamente sul fuoco, dopodiché il composto deve essere infornato per un’ora circa, fino ad assumere un bel colore dorato. In alcune ricette è prevista l’aggiunta dei capellini o capelli d’angelo, sottilissimi spaghetti che conferiscono al dolce una consistenza particolare.
In Emilia Romagna esiste una versione del migliaccio completamente diversa da quella partenopea: è, infatti, ottenuta con sangue di maiale, cioccolato fondente, cacao, latte, canditi – ingredienti che ritroviamo nel sanguinaccio –, uova e pangrattato. Il composto è utilizzato per farcire una pasta matta di farina e acqua, che viene in seguito infornata.