Zucchero, miele, mandorle, noci, uvetta. Ma anche cacao e cioccolato, canditi, melagrana e uva. È da questi ingredienti che il 2 novembre, da nord a sud dello Stivale, nascono i “dolci dei morti”, un’espressione forse un po’ tetra con cui si indicano le golosità – e sono davvero tante – preparate in tutta Italia nel giorno dedicato alla commemorazione dei defunti.
In passato si riteneva che le anime dei propri cari, tra il 1o e il 2 novembre, facessero ritorno sulla terra: così nelle case la tavola restava apparecchiata per tutta la notte, con sopra acqua e dolci, per permettere ai familiari “in viaggio” di rifocillarsi. In Sicilia una leggenda racconta che i morti, nella notte di Ognissanti, scendessero nella loro città terrena per rubare dolci ai pasticceri più ricchi e portarli ai piccoli di casa, così ancora oggi qui c’è l’usanza di cucinare dolcetti da donare ai bambini.
Ed ecco le prelibatezze preparate nel giorno dei morti in ogni angolo d’Italia: