Passeggiare tra gli agrumeti del trapanese, assaggiando le Arance di Ribera appena raccolte dagli alberi; visitare il Museo del Gattopardo di Santa Margherita del Belice, città natale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e gustare le squisite olive di Nocellara in salamoia; o, ancora, rilassarsi alle terme di Sciacca e poi fermarsi nei ristorantini del litorale a mangiare la pasta con le sarde. Sono solo alcuni dei percorsi offerti dalla Valle del Belice, attraversata dal fiume omonimo, che bagna le province di Agrigento e Trapani: una delle zone più affascinanti della Sicilia Occidentale, in cui il ricchissimo patrimonio storico incontra luoghi di rara bellezza e prodotti enogastronomici di eccellenza.
Da qualche mese, per valorizzare questo angolo ancora poco frequentato dell’isola, il distretto turistico di “Selinunte, Belice e Sciacca terme”, insieme all’Assessorato al Turismo della Regione, ha lanciato “Alla scoperta di una Sicilia”, una serie di itinerari tra arte, natura e gusto che promuovono una vacanza slow, dedicata a quanti desiderano conoscere i borghi minori e i sapori genuini di questa terra. L’iniziativa, in particolare, vuole incoraggiare il turismo ‘fuori stagione’, aprendo le porte di Bed & Breakfast, piccoli alberghi e agriturismi da novembre a maggio, per scoprire un’altra Sicilia, diversa da quella dei circuiti battuti nel periodo estivo. La Sicilia dove nascono alcuni degli alimenti cardine della Dieta Mediterranea – l’olio, la frutta, il pane, il pesce azzurro –, quella dell’artigianato e delle riserve naturali, “in cui la comunità accoglie e sviluppa progetti per il territorio”, come spiega il direttore del progetto Antonio Barone.