La numerosa famiglia delle eccellenze gastronomiche italiane ha un nuovo membro. È la Patata del Fucino, che a gennaio 2014 ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta dall’Unione Europea. Nell’anno appena cominciato salgono così a 102 le specialità gastronomiche della Penisola riconosciute con l’IGP, consolidando il primato dell’Italia che si conferma il Paese del Vecchio Continente con il maggior numero di cibi da tutelare – considerando anche i DOP e le STG.
Utilizzata per preparare la storica zuppa di patate e zucca, tipica di questo territorio, la Patata del Fucino si divide in due varietà: una è la Agria, di origine tedesca, che dà il meglio di sé fritta, nella classica forma a stick (a bastoncino), e che conservata a lungo mantiene inalterate le sue caratteristiche, perciò è impiegata anche nell’industria alimentare, soprattutto per produrre surgelati. La Agata, invece, l’altra varietà, essendo ricca di amido è ottima per preparare deliziosi gnocchi, il purè o nell’impasto dei dolci.