Può essere gustata tutto l’anno, cruda – all’interno di gustose insalate – o cotta – quando le temperature rigide richiedono piatti sani, caldi e appetitosi. Amante delle temperature miti, la scarola è molto diffusa nel territorio nazionale e ha trovato qui il clima ideale per crescere. Puglia, Abruzzo, Marche, Campania, Lazio e Veneto – in particolare il territorio attorno a Bassano del Grappa (Vicenza), che gode di un microclima dolce e ventilato – sono i maggiori produttori della gustosa verdura.
Nota anche come “indivia” – dal nome latino Cichorium endivia – la scarola appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Composite, la stessa della cicoria. Quest’ultima era già conosciuta dagli egiziani e dai romani, ma impiegata esclusivamente come medicinale – Galeno ne consigliava l’uso per curare le malattie del fegato – e il suo utilizzo in tavola iniziò soltanto nel XVII secolo. La coltivazione delle altre tipologie di cicoria, compresa la scarola, ebbe origine quindi dopo il 1600, nei Paesi del Mediterraneo.