Luglio e agosto, quando al mercato si trovano ortaggi di stagione saporiti e maturi al punto giusto, sono i mesi ideali per riscoprire un’invitante ricetta delle nostre nonne: le polpette di melanzane. Sono diffuse in tutto il Sud Italia, tra la Calabria, la Campania, la Puglia e la Sicilia, che se ne contendono da sempre la paternità. Nate come versione povera di quelle di carne, le polpette hanno sfamato per secoli le famiglie più umili, che con i prodotti della propria terra o comprati al mercato portavano a tavola una pietanza sostanziosa e nutriente per la presenza delle uova e degli ortaggi.
Dimenticate per oltre 70 anni – quelli del boom economico – da qualche tempo sono tornate sulle tavole, e in alcuni casi sono considerate veri e propri piatti gourmet. A seconda delle tradizioni regionali sono fatte con la polpa o con le scorze, tagliate a filetti o a dadini.
Croccanti e dorate fuori e morbide dentro, piacciono ad adulti e bambini e rappresentano una trovata sfiziosa per ‘mascherare’ le melanzane e farle apprezzare dai più piccoli. Fritte e mangiate calde sono già buonissime, ma c’è anche chi le lascia insaporire per qualche minuto nel sugo di pomodoro, per renderle ancora più golose.
Le polpette di melanzane possono essere gustate come antipasto o secondo piatto, accompagnate da una leggera insalata, oppure diventare protagoniste di un aperitivo in piedi con gli amici, insieme ad altri finger food come bruschette, tartine, spiedini di mozzarella, pomodorini ripieni di tonno, bocconcini di pollo fritti e olive ascolane. Tra le nuove tendenze troviamo quella di cuocerle in forno, per un risultato più leggero, o di servirle con salse particolari, per esempio allo yogurt, allo zafferano o al peperoncino, per chi ama i sapori piccanti.